In Italia, nel 2018, l’impiego di pneumatici ricostruiti ha consentito un risparmio di 57,1 milioni di euro.
E’ quanto emerge dal bilancio ecologico ed economico della ricostruzione di pneumatici in Italia nel 2018 redatto da Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici). E non è tutto.
Sempre grazie all’uso di pneumatici ricostruiti è stato possibile ridurre i consumi energetici di 24,2 milioni di litri di petrolio, risparmiare materie prime per 17.845 t, evitare di immettere nell’ambiente 21.414 t di pneumatici usati e 9.458 t di CO2.
Com’è risaputo, infatti, il pneumatico ricostruito costa meno di un pneumatico nuovo, dal momento che il processo di ricostruzione prevede il riutilizzo delle strutture portanti del pneumatico ancora integre alla fine del ciclo di vita.
Allo stesso tempo i risparmi ottenuti dal punto di vista ambientale sono stati calcolati considerando che nella produzione di un pneumatico ricostruito si genera un risparmio notevole in termini di energia consumata, di materie prime impiegate e di emissioni di CO2 rispetto alla produzione di un pneumatico nuovo.
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