STOP ALLA FOLLIA!

di Emanuela Pirola e Cristiano Pinotti

Mentre mi accingo a scrivere questo primo editoriale del 2022, ripenso a cosa è successo nei primi 40 giorni dell’anno.

Le elezioni del Presidente della Repubblica (sulla cui farsa preferisco non esprimermi), il solito su e giù della pandemia (fisiologico) cui si accompagna il su e giù (questo molto isterico) delle decisioni inerenti la lotta alla diffusione del contagio. È palese ormai come qualunque Governante di qualunque Nazione non abbia il coraggio di ammettere le cose come stanno, ossia che questa pandemia possiamo contenerla e diminuire le morti attraverso i vaccini, ma non possiamo estirparla. Se ne deve andare “da sola” come “da sola” è venuta.

Rieleggiamo (o meglio rieleggono) un Presidente della Repubblica di quasi 82 anni; alla Presidenza della Corte costituzionale c’è Giuliano Amato, classe 1938, e quindi sulla soglia degli 84 anni, e il buon Mario Draghi ha 74 anni suonati. Non c’è che dire: il nuovo che avanza.

Quello che da sola non arriva (e da sola non se ne va) è la guerra.

Mai nella mia vita avrei pensato che un giorno avrei scritto di un conflitto sul suolo europeo. Più ci penso, più la cosa mi sembra non solo assurda, anacronistica, impossibile, ma una vera e propria follia. In un Mondo dove pian piano si stanno frantumando tutte le certezze, anche le Istituzioni che potevano ancora fare da punto di riferimento e tenere “la barra del timone” tentennano, nicchiano, non sanno più che pesci pigliare davanti a una crisi diplomatica.

Nell’apatia abbastanza sconcertante dell’opinione pubblica che non capisce come le conseguenze possano essere pesantissime: se già il caro energia vi preoccupava, pensate a cosa succederà con una guerra che coinvolge uno dei principali fornitori di gas (la Russia, per chi non lo sapesse). Dopo la crisi del 2009 e una pandemia, credo che la guerra sia proprio da evitare. Ma il proverbio dice: non c’è due senza tre. Beh, io questo tre me lo risparmierei davvero volentieri!

Il guaio è proprio questo. Ci accorgiamo delle guerre sono quando ci toccano da vicino, o come potrebbe accadere in questo caso, ci toccano il portafoglio.

2022-03-04T13:36:13+01:0010 Febbraio 2022|Categorie: Editoriale|