Un modello Top su veicolo Patente B da BG Lift

Soluzione decisamente particolare – datecene atto, di mini-autogrù non ce ne sono molte a disposizione del mercato – la macchina messa a punto da BG Lift punta tutto su prestazioni e compattezza, per offrire un prodotto di elevatissima flessibilità operativa e capace di destreggiarsi in molteplici campi, strizzando l’occhio anche al settore del noleggio.

La gamma T si completa con la T400 da 4.000 kg di capacità di sollevamento, 17 m di raggio di lavoro e 21,6 m di altezza di sollevamento con il jib installato

“La mini-autogrù T250”, ci spiega Maurizio Piantoni, Presidente di BG Lift, “è lo sviluppo del nostro concetto di gru compatte. Da sempre cerchiamo di realizzare macchine di dimensioni contenute e abbiamo identificato il patente B come un veicolo molto interessante per diversificate imprese artigiane italiane che ne fanno un larghissimo impiego. Anche su queste tipologie di mezzi vengono infatti installate piccole gru, che però hanno prestazioni molto limitate perché combinano il braccio idraulico con una portata residua del cassone. Noi, al contrario, abbiamo applicato nel leggero e nel contenuto a livello dimensionale il concetto di una vera gru mobile. Per farlo abbiamo eliminato la portata residua e al veicolo, che è passato da autocarro a veicolo a uso speciale, abbiamo applicato il braccio più grande che potesse reggere. Questo ha comportato prestazioni di sollevamento (2.500 kg di portata massima) decisamente superiori a quello che si trova abitualmente: siamo infatti nell’ordine di oltre il doppio. In pratica la nostra gru installata su un patente B è paragonabile a una gru retrocabina montata su un Eurocargo 100, un mezzo decisamente più grosso”.

La compattezza della T250 consente di affrontare anche i cantieri più stretti e disagevoli

Com’è facile intuire, la soluzione proposta dal costruttore veronese trova ampio impiego in moltissime attività di sollevamento in spazi ristretti e in piccoli cantieri e offre il vantaggio di un’enorme flessibilità di utilizzo, che le foto di queste pagine dimostrano ampiamente. Essendo una patente B può infatti essere noleggiata o acquistata da molteplici professionisti, che si trovano a disposizione un mezzo a passo corto, al di sotto dei 1.800 mm di larghezza e con una gru a filo cabina. In sostanza una macchina con caratteristiche di mobilità e di capacità di introdursi in spazi inaccessibili ai normali autocarri e con un’elevata versatilità di utilizzo, assicurata anche da prestazioni di elevato livello, soprattutto considerando le dimensioni del mezzo.

La T250 di BG Lift può inoltre montare il jib a due sfili idraulici (soluzione che permette di raggiungere un raggio massimo di lavoro di 12,85 m e un’altezza massima di 16,30 m), l’argano da 900 kg e anche un motore elettrico comandato da inverter e alimentato da rete a 220 Volt, che permette di utilizzare la macchina anche nei contesti più sensibili all’inquinamento acustico e atmosferico, a parità di potenza e rinunciando solo a un poco di velocità. La macchina è inoltre completamente radiocomandata in tutti i suoi movimenti. Il braccio prevede tre sfili idraulici, mentre la stabilizzazione è automatica H+H proporzionale: in base alla stabilizzazione in cantiere la gru adegua il diagramma di lavoro per operare sempre nella massima sicurezza. La corsa degli stabilizzatori è di 1.200 mm, ma la gru può lavorare anche con gli stabilizzatori in sagoma, in questo caso l’area di lavoro più importante è ovviamente nella parte posteriore del veicolo. Conclude Piantoni: “si tratta di una macchina ideale per il mercato italiano, che si caratterizza spesso per cantieri di difficile accesso e per interventi che spesso vengono svolti in ambito cittadino, ma che risulta piuttosto interessante anche per i mercati europei, che infatti stanno dimostrando un certo apprezzamento”.

La gamma T identifica le gru su autocarro (T sta per Truck, ndr.) di BG Lift e oltre la 250 comprende anche la T400. Macchina dimensionalmente più importante e allestita su un veicolo a uso speciale da 6 t di PTT, offre prestazioni di 4.000 kg di capacità massima di sollevamento, 17 m di raggio massimo di lavoro con il jib e 21,6 m di altezza massima di sollevamento sempre con il jib installato.

Il processo di elettrificazione

“Le nostre macchine si caratterizzano per spiccate peculiarità e hanno l’ardire di essere utilizzate nei più diversi settori: dall’edilizia all’ambito industriale. Spesso devono soddisfare requisiti che prevedono basso inquinamento e basso rumore e devono rispondere a un mercato sempre più orientato verso macchine in versione elettrica. Ma l’elettrificazione è parte integrante della nostra storia: tutti i nostri modelli cingolati sono sempre stati dotati di due motori, diesel ed elettrico alimentato a rete. Ora l’evoluzione dell’elettrico è l’autonomia, quindi lo svincolarsi dalla rete e per farlo abbiamo scelto la tecnologia offerta dalle batterie al litio. Queste risultano più contenute a livello di ingombro e di peso e garantiscono un’elevata autonomia che si associa a un’estrema facilità di ricarica. Rispetto alle unità al piombo possono essere ricaricate in ambienti chiusi perché non creano nessun problema di emissioni (e quindi sono particolarmente apprezzate negli ambiti più delicati); inoltre questo tipo di batteria consente la ricarica anche in fase di lavoro e quindi permette di aumentare di molto l’autonomia. Nello specifico utilizziamo i pacchi batteria litio-ferro-fosfato sui modelli M250 e M400, ma stiamo valutando di ampliare la gamma cingolata sia verso il basso sia verso l’alto. Per le potenze che servono a noi riteniamo che le batterie litio-ferro-fosfato abbiano un buon punto di equilibrio tra prestazioni e affidabilità, ma siamo comunque attenti alla continua, e quasi giornaliera, evoluzione di questi prodotti” ha dichiarato Maurizio Piantoni, Presidente di BG Lift.